domenica 24 novembre 2019

Step #12- I materiali della cosa

Tecnicamente si definisce ceramica "qualunque materiale inorganico, non metallico, foggiato a freddo e consolidato per azione del calore". La composizione delle ceramiche comprende le argille, i feldspati, gesso, sabbia, l'allumina, il quarzo e gli ossidi oltre altre materie prime accessorie utilizzate per la realizzazione del prodotto finale quali smalti, vernici e coloranti mentre fra i semilavorati il materiale più lavorato è il biscotto. Argilla (utilizzata in media dal 60% delle aziende) e biscotto (37%) in particolare sono i materiali più rilevanti in termini di quantità di materiali utilizzati nei processi produttivi.

Materia prima per eccellenza nella produzione è quindi l'argilla: prelevata da giacimenti superficiali o poco profondi, è un composto inorganico che grazie alla presenza di acqua e di fillosicati risulta naturalmente molto malleabile, il che la rende molto facile da lavorare anche con le mani. Quando è asciutta, diventa rigida e fragile e se successivamente sottoposta a cottura, al fine di ottenere vari materiali a seconda dell'uso, diventa solida. I tre tipi di argilla usata sono:
  • Caolino: impiegato in diversi settori, compreso quello edilizio, è usato nelle porcellane cinesi. Presenta bassa plasticità, colore bianco ed è refrattario. 
  • Argilla sabbiosa: derivante dal consolidamento del fango alluvionale, presenta alta plasticità e grana fine.
  • Argille refrattarie: sono specialmente resistenti al fuoco.
Le tipologie di materiali ceramici sono molteplici, per cui sono state elaborate diverse classificazioni. Uno schema semplice è consultabile sul sito  
http://antiqua.mi.it/ceramica_virgilio.htm

In particolare vengono classificati in due grandi gruppi:
  • materiali ceramici tradizionali, base di argilla, silice, generalmente sotto forma di sabbia di quarzo e feldspati.
  • materiali ceramici avanzati, costituiti da composti puri o quasi puri, ottenuti per sintesi chimica.
I prodotti ceramici possono assumere aspetto e caratteristiche diversi a seconda:
  • della qualità delle argille;
  • della presenza di additivi nell'impasto;
  • della temperatura e della modalità di cottura;
  • degli eventuali trattamenti superficiali.

Motivo per il quale esistono tipi diversi di ceramiche:
  • ceramiche a pasta compatta: i gres e le porcellane. Hanno una bassissima porosità e buone doti di impermeabilità ai gas e ai liquidi. Non si lasciano scalfire.
  • ceramiche a pasta porosa: sono tipicamente le terraglie, le maioliche e le terrecotte. Hanno pasta tenera e assorbente, più facilmente scalfibile.

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