In questo post dedicato alla scienza e alla tecnica, si vedranno le caratteristiche chimico-fisiche dei materiali ceramici e alcune fasi fondamentali del processo produttivo.
Proprietà chimico-fisiche
I materiali ceramici sono dei composti chimici tra un metallo e un non metallo a carattere prevalentemente ionico. Essi possono essere suddivisi in due grandi gruppi: i ceramici tradizionali, costituiti da tre componenti, argilla, silice e feldspato e i ceramici avanzati, tipicamente formati da composti puri o quasi puri quali l’ossido di alluminio (Al2O3), il carburo di silicio (SiC) e il nitruro di silicio (Si3N4).
I solidi ceramici ionici presentano tipicamente una struttura cristallina, simile a quella del cloruro di sodio NaCl: la disposizione geometrica degli ioni è sempre uguale in tutto lo spazio (gli anioni occupano posizioni regolari nel reticolo atomico e i cationi posizioni interstiziali), per cui la struttura atomica dei cristalli è definita dal reticolo.
I solidi ceramici ionici presentano tipicamente una struttura cristallina, simile a quella del cloruro di sodio NaCl: la disposizione geometrica degli ioni è sempre uguale in tutto lo spazio (gli anioni occupano posizioni regolari nel reticolo atomico e i cationi posizioni interstiziali), per cui la struttura atomica dei cristalli è definita dal reticolo.
I ceramici sono relativamente fragili. La resistenza a trazione dei materiali ceramici è molto variabile, andando da valori molto bassi, minori di 0,7MPa, fino a un massimo di 7000 MPa, anche se pochi di essi superano i 170 MPa. Inoltre evidenziano una grande differenza tra la loro resistenza a trazione e a compressione (5-10 volte superiore). La rottura meccanica dei materiali ceramici avviene principalmente a causa di difetti presenti nella struttura dei materiali stessi come ad esempio pori e cricche superficiali, prodotte durante la finitura del materiale. Infine, molti materiali ceramici sono duri e presentano una bassa tenacità (bassa resistenza alle sollecitazioni dinamiche).
Le caratteristiche termiche dei ceramici sono fondamentali per le applicazioni a temperature elevate: per la loro alta resistenza termica, sono utilizzati come refrattari ma presentano dei coefficienti di dilatazione termica bassi e ciò causa difficoltà nella progettazione ingegneristica, soprattutto quando c'è la necessità di impiegare ceramici e metalli simultaneamente.
Fonte: http://ricercaceramica.it/progettazione-tecnologica/
Fasi del ciclo produttivo
Il ciclo produttivo è composta da diverse fasi a seconda del risultato che si desidera ottenere:- Selezione e preparazione dell'argilla. La sua principale proprietà è la plasticità: grazie alla presenza di acqua, può essere modellata e plasmata quando è allo stato umido, mantenendo la forma acquisita dopo l’essiccazione e la cottura. Essa non è direttamente utilizzabile per il processo se si trova ancora al suo stato naturale: il materiale viene anzitutto selezionato, quindi ripulito dalle impurità, stagionato e lavato. Infine subisce un'ulteriore depurazione per eliminare eventuali bolle d'aria e a renderla compatta, per prevenire il formarsi di crepe nel prodotto finito.
- Modellazione. Consente di dare la forma desiderata ai manufatti ceramici. Esistono varie tecniche di modellazione, tra cui la modellazione a mano libera, la più antica, modellazione al tornio (tornitura), e a stampo (colatura).
- Essiccazione. I manufatti ottenuti devono essiccare completamente all'aria per eliminare la maggior parte dell'acqua che era stata addizionata all'impasto. Una essiccazione omogenea e uniforme garantisce la durata dell'oggetto ed evita deformazioni.
- Cottura. Trasforma la miscela dei componenti minerali in un materiale resistente. Le caratteristiche che esso assume dipendono dalle caratteristiche di cottura (temperatura, permanenza, ciclo), e dalla composizione di partenza dell'impasto.
- Decorazione. Sopra o sotto al rivestimento può essere applicata un'eventuale decorazione che fa degli oggetti un'opera artistica.
- Smaltatura. Fase di rifinitura del prodotto, che ha lo scopo di proteggere il pezzo dall'usura, di facilitarne la pulitura e la manutenzione.
- Seconda cottura. Fissa lo smalto all'oggetto vetrificandolo, rendendolo così lucido e impermeabile.
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