martedì 7 gennaio 2020

Step #31 - L'ABC della cosa

A come Argilla
Materia prima fondamentale nella produzione della ceramica. Utilizzata fin dall'antichità, l'argilla è naturalmente molto malleabile ed è quindi molto facile da lavorare anche con le mani. 

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B come Besio
Tipologia di ceramica protagonista della ricerca di un altro blog del corso di Storia delle Cose 2019


C come Capasone
Vaso tradizionale, di forma cilindrica, senza manici usato per conservare olio e vino. 


D come Degasatrice
Macchinario moderno che si usa per preparare l’argilla (la degasazione consiste nel liberare tutte le bolle d’aria che ci sono nell'argilla per poterla lavorare al tornio).













E come Edilizia
Con la ceramica si producono moltissimi oggetti utili nell'industria edile come piastrelle, tegole e laterizi per rivestimento e copertura, vasellame e stoviglie


F come Fasano
Famiglia storica di ceramisti grottagliesi. Dal 1623 si hanno notizie dell'antesignano dei Fasano, un "figulo" impegnato nella produzione delle ceramiche d'uso tradizionali tipiche del Sud Italia.
FASANOCERAMICHE srl è marchio leader delle manifatture ceramiche del Sud Italia, con filiale anche nel centro storico di Roma gestita da Carmen Fasano (membro della stessa famiglia).
https://www.fasanoceramichesrl.com/chi-siamo.html


G come Galletto (galluzz in dialetto)
Simbolo caratteristico della ceramica grottagliese. In questo articolo Franco Fasano, ceramista ed erede dell'azienda storica Nicola Fasano, ne racconta le origini. 













H come Habitat
La tradizione artigiana a Grottaglie è potuta sorgere e si è evoluta grazie alle particolari condizioni dell'habitat in cui la città è sorta. E' la natura, i caratteri morfologici dei luoghi, l’abbondanza particolare di certe materie prime, a determinare l’evoluzione sociale e culturale di una comunità.


I come Ingobbio
Gli ingobbi sono rivestimenti terrosi, cioè porosi, a base argillosa molto utilizzati in ceramica. L'ingobbio è quindi uno strato sottile a base di argilla che ricopre la superficie del manufatto allo scopo di migliorarne l'aspetto (livella le rugosità della superficie), la funzione, conferendo al pezzo un grado di impermeabilità superiore a quella del corpo ceramico sottostante e offrendo inoltre nuove possibilità per la decorazione.


L come Laterizio
Prodotto in materiale ceramico a pasta porosa, è un importantissimo materiale da costruzione (mattone pieno e forato, la pignatta ecc.) utilizzato nell'edilizia sin dalla preistoria in zone pianeggianti e vallive, prive di altri materiali da costruzione, come il legno o la pietra, ma ricche di argilla.


M come Manifesto
Il Manifesto futurista della Ceramica e Aereoceramica fu pubblicato il 7 settembre 1938 sulla Gazzetta del Popolo, a firma di Filippo Tommaso Marinetti, fondatore del movimento futurista e di Tullio d'Albisola, ceramista futurista
https://a236550.blogspot.com/2019/12/step-23-la-cosa-nella-letteratura.html



N come Novella
Nella novella "Gallina Attaviani dà un bel mangiare a uno forestieri, credendo sia gran maestro d’una arte, e mangiato, truova il contrario; di che s’ha perduta spesa, e rimane scornato" la ceramica è protagonista.
Novella CLXXXIIII, Il Trecentonovelle, Franco Sacchetti, 1399 
https://it.wikisource.org/wiki/Il_Trecentonovelle/CLXXXIII  


O come Ossidi 
Minerali e materie prime inorganiche molto importanti che entrano nella composizione degli smalti ceramici, decorazioni, smalti per metalli e dei preparati per colori.


P come Pomo 
Il "Pumo", classico simbolo grottagliese, è un oggetto dalla forma di un bocciolo circondato da tre foglie d’acanto, oggi utilizzato a scopo ornamentale agli angoli dei balconi delle abitazioni.














Q come Quartiere (della ceramica)
Lo storico Quartiere delle ceramiche di Grottaglie si estende nella parte bassa del paese, accoglie circa cinquanta botteghe di artigiani, alcune delle quali scavate nella roccia.








R come Raku
Il raku è una tecnica di cottura la cui origine viene fatta risalire al Giappone del XVI secolo, parte di una delle più antiche tradizioni nipponiche: la cerimonia del tè.
La ceramica Raku è ottenuta con una particolare tecnica di seconda cottura dell’argilla, differente da quella impiegata per le creazioni classiche, che viene effettuata in un forno a gas; 

Risultati immagini per ceramica raku


S come Salita
Salita è uno dei termini del gergo professionale: gli artigiani chiamano "salita" la fase della cottura nel quale la temperatura “sale” fino a raggiungere circa 1050 gradi. L'espressione è sinonimo di cottura.


T come Tornio
Macchina utensile utilizzata per la lavorazione di un pezzo posto in rotazione.
Strumento essenziale per produrre svariati oggetti, un tempo era azionato dall'uomo che mediante un movimento cadenzato del piede spingeva la ruota sottostante. Attualmente si usa soprattutto il tornio elettrico azionato da un pedale.













U come Umidità
Qualità ed efficienza nella fabbricazione di ceramiche e mattoni si basano sul monitoraggio di umidità e temperatura durante il processo di produzione, in particolare nella fase dell'essiccamento. Una superficie perfetta infatti si ottiene solo con la presenza di umidità ma i pezzi non si devono deformare o avere crepe.


V come Vasaio

Parete e fondo, in cui la brocca consiste e in virtù di cui sta in piedi, non sono ciò che propriamente contiene. Se però il contenere risiede nel vuoto della brocca, allora il vasaio, che forma le pareti e il fondo della brocca sulla sua ruota, non fabbrica propriamente la brocca. Egli dà solo forma all’argilla. Anzi, no: egli dà forma al vuoto. Per esso, in esso e da esso egli foggia l’argilla in una forma. Il vasaio coglie anzitutto e costantemente l’inafferrabile del vuoto e lo produce come il contenente nella forma del recipiente. Il vuoto della brocca determina ogni movimento della produzione. La cosalità del recipiente non risiede affatto nel materiale di cui esso consiste, ma nel vuoto, che contiene. Ma la brocca è davvero vuota?
 Martin Heidegger


Z come Zuppiera
L’oggetto simbolico popolare della casa, un tempo al centro d’ogni tavola, anche la più povera, oggi quasi dimenticata ma vincolo indissolubile col passato.












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