I simboli e i segni che hanno ispirato le decorazioni dei prodotti ceramici sono notevolmente variati nel corso dei secoli, seguendo lo sviluppo del pensiero degli uomini, le innovazioni dell'arte e delle tecniche di produzione. Va però ricordato che, specialmente a Grottaglie, si trattava di una “ceramica d'uso”, di utilità pratica e che poco aveva a che fare con l'utilizzo ornamentale dei nostri giorni. I temi di carattere religioso costituiscono, insieme a quelli classici e mitologici, una delle componenti più importanti cui s’ispira la decorazione del vasellame, in particolare nel periodo medievale: i maestri faentini elaborarono
rappresentazioni bibliche, mitologiche e di storia romana, tratte da stampe o illustrazioni di libri. Ma tra la fine del 1400 e gli inizi del 1500, cioè con l’avvio del Rinascimento, si impose una cultura decorativa differente, influenzata dal nuovo ruolo assunto dall'uomo, posto dalla nuova corrente culturale "al centro del mondo": la ceramica abbandona i motivi decorativi gotici per dar risalto alla figura umana, sia in raffigurazioni idealizzate che "naturali", in particolare delle “belle” donne, spose ritratte su commissione dell’amato per celebrare il matrimoni.
rappresentazioni bibliche, mitologiche e di storia romana, tratte da stampe o illustrazioni di libri. Ma tra la fine del 1400 e gli inizi del 1500, cioè con l’avvio del Rinascimento, si impose una cultura decorativa differente, influenzata dal nuovo ruolo assunto dall'uomo, posto dalla nuova corrente culturale "al centro del mondo": la ceramica abbandona i motivi decorativi gotici per dar risalto alla figura umana, sia in raffigurazioni idealizzate che "naturali", in particolare delle “belle” donne, spose ritratte su commissione dell’amato per celebrare il matrimoni.
Nel corso del 1600 invece si svilupparono i cosiddetti “bianchi”, che assunsero lo stile “calligrafico”, dal minuto ed elegante repertorio fito-zoomorfo (animali, uccelli, insetti, ramoscelli fogliati e frutta).
Esempio di decorazione "simbolica"
La rappresentazione raffigura la leggenda medievale di Aristotele e Fillide. Il soggetto è un richiamo al tema cortese del domino della donna sull’uomo, la decorazione sorprende per l’elaborata rappresentazione narrativa e interpretativa.
La ceramica non ha smesso di svilupparsi nei secoli successivi, ai quali però si rimanda al link soprastante
Come già accennato in precedenti post, l’oggetto, in ceramica, simbolo della casa era la zuppiera, un tempo al centro di tutte le tavole dei cittadini grottagliesi, mentre la decorazione che identifica la ceramica pugliese nel mondo è il galletto ruspante, simbolo di virilità e fertilità: in una breve intervista rilasciata per La Repubblica, presente in un estratto nel seguente articolo:
https://www.repubblica.it/viaggi/2019/07/08/news/grotte_vicoli_e_ceramica_grottaglie_un_altro_modo_di_scoprire_la_puglia-230718644/, Franco Fasano, ceramista ed erede della storica azienda "Nicola Fasano", racconta le origini del galletto:
"Oltre cent'anni fa si mangiava tutti nello stesso piatto, le stoviglie se lo potevano permettere solo i nobili. E soprattutto si pativa la fame. Così, mio nonno pensò di disegnare un galletto al centro del piatto, per vantarsi, in tempi di povertà, di "trovare sempre nu galluzz ogni giorno".
Ma esistono altre versioni come quella legata alla tradizione secondo cui lo sposo traeva auspici riguardo la futura prole durante il pranzo nuziale, svuotando il "piatto reale": se trovava dipinto il galletto, il primogenito della coppia sarebbe stato un maschietto.
Ma esistono altre versioni come quella legata alla tradizione secondo cui lo sposo traeva auspici riguardo la futura prole durante il pranzo nuziale, svuotando il "piatto reale": se trovava dipinto il galletto, il primogenito della coppia sarebbe stato un maschietto.
Infine va ricordato nuovamente anche il pumo pugliese, caratteristico di due elementi tipici della regione: artigianato e tradizione. Il pumo vanta origini secolari: ispirato al culto della dea romana Pomona, è un bocciolo, circondato da tre foglie d’acanto, pianta tipica delle regioni mediterranee simbolo di resurrezione e verginità, in quanto cresce in terre incolte spontaneamente. Con le sue forme barocche, era emblema di ricchezza ed appartenenza a ceti sociali elevati; ma oggi è utilizzato a scopo ornamentale: è un portafortuna, nonché simbolo di prosperità e fecondità: il bocciolo che si schiude è rappresentazione del fiorire di una nuova vita.
https://www.puglia.com/pumo-pugliese-artigianato/
Avendo già accennato in precedenti post a ceramiche prodotte all'estero, si rimanda al seguente sito per curiosità riguardo ai simboli assunti dalla ceramica in culture diverse dalla nostra
Avendo già accennato in precedenti post a ceramiche prodotte all'estero, si rimanda al seguente sito per curiosità riguardo ai simboli assunti dalla ceramica in culture diverse dalla nostra
ceramica si rimanda invece al seguente file pdf, reperibile online: SEGNI DECORAZIONI E SIMBOLI NELLE CERAMICHE ANTICHE, Filippo Sciacca, Umberto Bosco
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