lunedì 21 ottobre 2019

Step #2 - Le cose

Le Ceramiche


Una specializzazione peculiare di Grottaglie è la produzione di ceramica, con la quale il comune è spesso identificato. Questa tradizione, trasmessa ancora oggi alle generazioni più giovani, in passato rivestiva un ruolo fondamentale nella vita degli uomini, soddisfacendo il loro bisogno primario di igiene e di conservazione degli alimenti, ma anche la loro necessità di possedere oggetti che assolvessero ad una funzione puramente ornamentale. Ai giorni nostri è un importante attrattore turistico per la città.

Principale centro di produzione di ceramica in Puglia grazie alle ricche cave di argilla rossa presenti sul territorio, nel cuore della città si è formato nei secoli un intero quartiere di ceramisti i quali, ricavando laboratori e forni di cottura nella roccia di ambienti ipogei, hanno saputo sviluppare una fiorente attività artigianale oggi riconosciuta ed apprezzata in tutto il mondoAd oggi Grottaglie è l’unico centro ceramico pugliese protetto dal marchio D.O.C. e rientra tra le 46 città delle ceramiche italiane riconosciute dall'AiCC-Associazione Italiana Città della Ceramica. 

Principali prodotti nella ceramica grottagliese, esposti presso il Museo della Ceramica, sono:

  • I "Bianchi di Grottaglie", che consistono in oggetti finemente decorati con uno smalto bianco stannifero, manifattura artistica propria di un certo tipo di produzione elitaria caratterizzata dal’esaltazione della forma pura, dalla ricerca della perfezione e dell'eleganza 
  



  • I "Capasoni", ceramiche rustiche popolari, sono contenitori di grandi dimensioni destinati a contenere vino caratterizzate da decorazioni di colore verde marcio, giallo ocra, blu e manganese.







  • Il "Pumo", classico simbolo grottagliese, è un oggetto in terracotta dalla forma di un bocciolo, che figura spesso come ornamento agli angoli dei balconi delle abitazioni nel centro storico cittadino. E' soggetto alla fantasia dell’artista: ognuno lo decora secondo il proprio stile e la propria visione artistica.




Fischietti di terracotta


I fischietti di terracotta sono uno dei prodotti artigianali, insieme alle ceramiche, più caratteristici della tradizione pugliese. Diffusi in diverse zone della regione soprattutto tra Grottaglie e Rutigliano, questi piccoli oggetti sonori venivano utilizzati come richiamo e come gioco per i bambini, assumendo colori sgargiantile e le forme più svariate, spesso ispirate al mondo animale (elefanti, leoni, leopardi, gatti, cani) e legate a simbologie di natura propiziatoria come ad esempio il galletto, simbolo di virilità e fertilità e che identifica la ceramica pugliese nel mondo.

Però, sebbene la produzione coinvolga diverse zone e località della regione, soltanto Rutigliano può essere definito il “paese simbolo” del fischietto in terracotta.



I Presepi

“Lu pirsépiu” (il presepe), costituito da statuine in terracotta colorate conservate negli anni, è una tradizione antichissima, consolidata e seguita nel tempo dalle famiglie grottagliesi, un’appuntamento annuale che non è soltanto un simbolo religioso ma anche un’espressione culturale in cui la comunità si identifica e si unifica. “Lu pasturaru” (il figulo che costruisce i pastori per il presepe) è un mestiere che solo pochissimi maestri dell’arte presepiale continuano ancora oggi nelle botteghe grottagliesi, un mestiere scomparso quindi, ma che viene ricordato nel periodo natalizio, quando nel presepe vengono sistemate le statuette verniciate di creta, che molte famiglie grottagliesi conservano ancora con curaI maestri ceramisti grottagliesi contribuivano allo sviluppo dell’arte presepiale riproducendo figure sacre e personaggi di vita quotidiana grottagliese che nel tempo si sono modificati nelle espressioni, abiti e mestieri.
Un esempio di questa arte è custodito nella Chiesa dedicata alla Madonna del Carmine: il Presepe del 1530 dello scultore Stefano da Putignano. La sua Natività in pietra policroma è una dei presepi più antichi d’Italia oggi visitabili tanto che un esperto scrive che “il presepe della chiesa del Carmine di Grottaglie costituirà così la tipologia di una lunga tradizione che troverà continuatori nella regione fino al ‘700


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