In questo post si approfondirà ulteriormente ciò che da ora in poi sarà l'oggetto principale dell'attenzione e delle ricerche del blog, illustrando le ragioni sottostanti alla scelta fatta.
La ceramica grottagliese è
suddivisa in più categorie: l’arte capasonara, faenzara e moderna.
L’arte capasonara realizza recipienti denominati capasoni,
simbolo dell’abbondanza, che hanno capacità variabili, da pochi litri a circa 300 l, in cui venivano
conservati vino e olio.
L’arte faenzara, così denominata perché trae le sue origini
da Faenza, grande centro ceramico, produce la faenza (maiolica) bianca. Sarà data particolare rilevanza a questo specifico tipo di ceramica, in cui rientrano i "bianchi di Grottaglie" e i pomi. Le decorazioni tradizionali più tipiche dell’arte popolare pugliese sono il fiorellino blu su bianco e il galletto ruspante (simbolo della ceramica grottagliese), che ornano
servizi da tavola, mentre l’oggetto simbolico popolare
della casa era la zuppiera, un tempo al centro d’ogni tavola, anche la più povera.
Inoltre, come visto nel post #2 dedicato alle cose del luogo, nell'artigianato locale hanno rilevanza l’arte della miniatura e del fischietto, dalle forme
più svariate, raffiguranti caratteristici personaggi, come la pupa baffuta vista nel mito (post #5) e animali di vario colore.
La ricerca del blog vuole essere incentrata sulle tradizioni pugliesi, per riscoprire attività, mestieri, cose del passato; un viaggio nel tempo tra manufatti e vere e proprie opere d'arte, artefatti ormai in disuso ma non dimenticati, immortali nei ricordi di coloro che le tramandano di generazione in generazione.
Da sempre a Grottaglie ogni pezzo è unico: entrare nel quartiere delle ceramiche è come entrare in un’altra dimensione, lontana e diversa da quella che viviamo tutti i giorni. I vasai, i ceramisti sono creatori originali, anche se i modelli e i tipi si somigliano (e danno il carattere unitario a questa ceramica, inteso come "sapienza di comunità"), ognuno si forma una sua personalità che lo distingue da tutti gli altri: ognuno ha il suo stile, la sua mano, la sua specialità.
È un mondo ricco di colori, materiali, idee, ma anche fatto di dedizione, sacrificio e studio, che non può prescindere dalla produzione: le fasi della lavorazione sono molto delicate e complesse, ci vuole una competenza scientifica particolare per ottenere certi colori, certe sfumature: l’argilla permette di essere creativi ma richiede anche competenza tecnica, il lavoro della ceramica non s’improvvisa.
La storia della ceramica non si è fermata e la sua avventura di forme, colori, usi vari continua fino ad oggi, testimonianza tangibile dell’estro, del lavoro e della vita dell’uomo di cui è sempre stata accessorio indispensabile.
https://www.repubblica.it/viaggi/2019/07/08/news/grotte_vicoli_e_ceramica_grottaglie_un_altro_modo_di_scoprire_la_puglia-230718644/
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